Bambola tradizionale Daruma media in cartapesta, alta poco più di 11 cm
La colorazione nera, oltre ad essere molto elegante se usata come soprammobile, ha un significato maggiormente legato al denaro e al risparmio
La bambolina è una rappresentazione del monaco Bodhidharma (uno dei fondatori del buddismo zen) che, secondo la leggenda, perse l’uso di braccia e gambe a seguito di un lungo periodo di meditazione di dieci anni. Sempre la leggende narra che si appisolò in un momento di debolezza e quando tornò vigile decise di strapparsi le palpebre per evitare l’episodio si ripetesse.
Per questi motivi la bambola è sempre rappresentata senza arti, con gli occhi spalancati e con un baricentro basso che le permette di restare sempre in equilibrio.
La bambola Daruma è simbolo di determinazione ed è legata al detto giapponese: 七転び八起き (nana korobi ya oki), ovvero “cadi sette volte e ti rialzi otto“.
Negli anni è diventata simbolo di perseveranza e buon auspicio e, secondo la tradizione, esiste un particolare rituale da seguire:
Poiché la bambola si presenta priva di pupille, quando vogliamo raggiungere un determinato traguardo, non dobbiamo fare altro che colorare il primo dei suoi occhi ed esporla in casa, in un luogo in cui abbiamo la possibilità di rivederla giorno dopo giorno (in modo che possa motivarci). Una volta che il nostro obiettiva sarà raggiunto, dovremo colorare anche il secondo occhio.
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